Pocket Perl

Ieri ho comprato Pocket Perl, by Stefano Rodrighero.

È un bel volumetto.

larsen++

Elric

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WebDesigning

Riflettevo in questi giorni la mia voglia di andar via di casa a 18 anni (una cosa che sogno sin da quando ero bambino).

Cosa farò per vivere?

Tralasciando la questione economica generale (e che cazzo, proprio quando io tra "poco" diventerò maggiorenne si deve sfasciare l’economia mondiale??? ma vaffanculo) … Cosa farò per mantenermi?

Riflettevo che mi piacerebbe fare il SysAdmin. Ma a quanto ho saputo chiedendo qui in giro lavoro come SysAdmin ce ne è poco.

Riflettevo che quest’anno non sto combinando un cazzo e sta andando via così, inutilmente.

A scuola dovremmo fare Java, che io già conosco, ma data la massa di inutili coglioni che abbiamo in classe (e qui mi riferisco a circa 18 persone su 24) non stiamo facendo un beneamato CAZZO, ed a quasi febbraio siamo al for. Al for dio cane.

Ma vabbè. Quindi ho deciso di tornare a studiare per cazzi miei.

Notificherò questa mia decisione al professore di informatica, sperando che non ci rimanga male, e mi metterò a studiare informatica per cavoli miei. 

Quindi penso che studierò l’HTML ed il webdesigning (quindi HTML, CSS e Javascript come minimo) durante le sue ore.

Spero vivamente che gli faccia piacere, perchè cmq mi spiacerebbe farlo rimanere male.

 

La verità è che mi sono iscritto all’industriale sognando di arrivare in terzo e fare chissà che cosa.

Scrivere programmi lunghi migliaia di linee di codice con gente appassionata quanto me ed anche di più.

Progettare sistemi, scrivere documentazione, dare fondo alla mia fantasia. Metter su reti di amici, VPN e cose del genere.

Avere server Subversion (o equivalenti) in condivisione, progettare cose insieme… 

 

Sul depliant avevo letto di corsi di programmazione di videogiochi, siti web…

 

Che dire, ne sono rimasto davvero deluso.

 

 

Che tristezza.

Sia, chiaro, eh. Io non sono uno che studia. Caso mai vi pensate.

 

 

Ed ora… Cosa farò? Tornare in quella classe ogni giorno e vedere certa gente così idiota e così ignorante delle materie delle quali poi dovrebbe diventare perito/a… Toglie la voglia di fare qualcosa.

 

Eh… Si, sono in cerca di stimoli.

 

Saluti, per ora.

Elric

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Planning… tiriamo le somme…

Ok, è lunedì 26.

Mi pare di aver letto la parte del libro su i circuiti in corrente continua.

Mi pare perchè non ne ricordo, così a bruciapelo, quasi niente.

Quindi segno negativo (-1).

Linguaggio C… Non sono arrivato al secondo capitolo. Segnetto negativo (-1).

NetBSD… Sto continuando ad usarlo, ma non è ancora il mio OS principale come vorrei. Segnetto normale (+0).

Emacs… Lo sto usando. Segnetto positivo (+1).

 

Tiriamo le somme: -1 -1 + 0 +1 = -1

Chiudiamo in perdita. No buono.

 

Elric

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Esercito

Ho deciso di arruolarmi nell’aereonautica dopo la scuola superiore.

Elric

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Una persona speciale

È stata una brutta serata, non c’è che dire. I motivi sono gli stessi del post precendente.

Questo post, anche se probabilmente Lei non lo leggerà mai dato che è anonimo (e così voglio che rimanga, sebbene non mi piaccia nascondergli niente) voglio dedicarlo a Lei.

A Lei, la mia migliore amica.

Lei è la ragazza che di più ho amato in tutta la mia vita e quella che probabilmente più avrò amato per sempre.

Certe dichiarazioni quando parlo con Lei le trattengo però… Il mio sogno più grande è quello di sposarla e di vivere insieme a Lei.

Questa sera mi ha davvero aiutato… Se ora sono qui abbastanza sereno ed ho (almeno mentalmente) la voglia di continuare a studiare per rimettermi in pari e per andare bene a scuole ed a lezione, oltre che per fare tutto il resto… Beh, è merito suo.

 

Io sono un po’ particolare, e non sempre trovo gente che mi comprende. Con Lei però tuttto va magicamente bene, Lei mi capisce,  Lei è un po’ come me. Lei è una ragazza semplice ma al tempo stesso elaborata, complessa e variegata. Lei è una ragazza sincera, mi ha sempre detto tutto anche quando questo mi avrebbe fatto male (ed è successo,  non sto dicendo castronerie).

 

L’amo più di ogni altra cosa su questa terra, non so come farei senza di  Lei.

Se riesco ad andare avanti, è solo grazie a Lei.

 

Per adesso è tutto….

Buonanotte, 

Elric

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Saccenza

Primo post della serata. Ok, si comincia.

Penso di potermi definire un tipo abbastanza sveglio o almeno non troppo dormiente (perlomeno quando sono fuori dal letto) ed in passato mi è capitato di primeggiare a scuola in alcune materie (in informatica o anche in inglese).

Crescendo in questo modo, mi è sembrato quasi normale cercare di rispondere il prima possibile quando il/la prof faceva una domanda, mi è sembrato normale essere impaziente nel dare una risposta, mi è sembrato normale voler velocizzare la lezione quando le risposte sembravano quasi ovvie dato che io certe cose le avevo già capite.

Nell’ultimo periodo, ed in particolare questa sera, ho capito che non è così. Mi è capitato di stare "dall’altra parte".

Cioè, mi è capitato di non essere io quello che in un corso faceva tutte le sopracitate cose.

Non ero io il primo a rispondere, non ero io a voler velocizzare la lezione, e non ero io al centro della lezione (non che me ne importasse, eh – voglio dire: non sono un tipo che vuole essere messo al centro dell’attenzione).

Invece, mi è capitato di avere qualche problema nel seguire la lezione, di perdere qualche passaggio e di aver necessità di più tempo per capire alcuni concetti.

Mentre invece c’era il saputello della situazione che, in gara con un’altra saputella, dava tutte le soluzioni senza neanche lasciare a me e ad un’altra ragazza il tempo di aprire la bocca.

Risultato: parto lento ed accumulo confusione. A fine dell’esercizio non stavo capendo un cazzo.

Una serata buttata.

 

Giuro che tipo a metà lezione stavo per prendere cappello, telefono e biglietto della corriera ed andarmene.

Si, andarmene. Lasciare tutto lì (libri, fogli, penne, matite, giubbotto, esercizi e persone) ed andarmene. Sbattendo la porta magari.

 

Cioè: io vado lì per imparare… E ok. Facciamo un esercizio. Tocca a me… Sbagliato. E la prof mi guarda male con quella faccia che solo una vera made-in-uk saprebbe fare.

E qui non siamo molto ok. Invece di guardarmi male per quei 10-15 secondi (che sono atti solo a mettere agitazione, non a dare una seconda possibilità del tipo "no guarda che non è corretto, riprova..") potrebbe riassumere ultra-brevemente le regole da seguire.

O meglio ancora potrebbe rendersi conto che apparte coloro che _già_ erano a conoscenza dell’argomento, gli altri non ci stanno capendo una mazza.

No…

E che devo dire? Evvabbene… Passiamo oltre…

Oppure… mi affascinano le radio. Mi sono recato un sabato sera in una sezione ARI locale (che sarebbe tipo l’equivalente di un LUG ma con l’età media moooolto mooooolto più alta). Essendo agli inizi sia come radiotecnica che come elettronica, non sapevo (anche se dovrei usare il presente) una mazza di elettronica.

Ed un tipo mi fa: "dimmi la legge di ohm in corrente alternata"

Ed io: "guarda a scuola abbiamo lavorato solo in corrente continua"

Il tale mi fa tranquillo: "Ah k va bene…" ed a me sembra tutto ok, tutto normale.

Poco dopo, un’altro tipo mi chiede come sto messo ad elettronica… La risposta è più o meno questa: "male, che già prima $tipodiprima mi ha fatto una domanda e non ho saputo rispondere".

Al che lui mi chiede cosa mi sia stato chiesto e cosa io abbia risposto… Quando sente "guarda a scuola abbiamo lavorato solo in corrente continua"… Che dire… Scoppia a ridere e dopo un po’ di risate mi spiega che la legge di Ohm una è, sia in corrente continua che in corrente alternata.

Io annuivo, ma mi sentivo abbastanza ridicolo.

 

Succo della serata: ho imparato nel tempo che si è sempre niubbi nella vita. Ho imparato stasera che bisogna rispettare gli altri ed il loro ritmo di fare le cose, anche quello di apprendere.

Ho imparato con il tempo che bisogna rispettare i newbies, perchè in fondo se siamo guru di una cosa siamo niubbi di un’altra.

Ho imparato che non bisogna essere saccenti e prevaricare (anche se in forma così “anonima”) il prossimo, perchè da fastidio e ci si creano solo antipatie.

 

Anche se questo blog è anonimo e non credo che ci metterò mai nome e cognome (come invece facevo qualche anno addietro sul mio blog)… Beh, vorrei chiedere scusa ai miei compagni di scuola passati e presenti qualora io sia stato saccente (perchè _so_ di esserlo stato).

 

 

Ho capito il mio errore, spero di non commetterlo nuovamente.

 

Saluti, passiamo al secondo post…

Elric

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Planning

Io sono uno che comincia cento cose e non ne finisce una. O che cmq ne finisce molte poche delle tante iniziate.

Tipo… Mi vorrei interessare di radio, di programmazione in C e C++, di NetBSD, di GNU/Emacs… E invece sono ancora su Debian, non programmo e non mi intendo di radio ed uso ancora Vim.

Quindi visto che sto riflettendo che mettersi una sera a studiare tutto e subito non è una cosa intelligente, ho deciso che inizierò a spezzettare quello che voglio fare… Mi darò delle scadenze.

Tipo… Radiotecnica: Per il 25 gennaio devo aver letto tutta la parte del libro relativa ai circuiti in Corrente Continua (pagina 34).

Linguaggio C: Per il 25 gennaio devo aver letto capitolo uno e due del libro che sto seguendo (il K&R).

NetBSD… sostanzialmente dovrei usarlo. 

GNU/Emacs … Sto scaricando il libro…

Vorrei anche imparare qualcosa di Perl.. Ma devo anche lasciarmi un po’ di tempo per studiare ๐Ÿ˜›

E niente… Diciamo che per ora stop.

Vediamo fino al 25 gennaio cosa riesco a fare.

 

Elric

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Yes man!

Cominciamo a dire qualcosa di me. Visto che questo sarà il mio nuovo blog devo abituarmi a scrivere qui. Il mio vecchio blog lo avevo su Blogger.com (quindi piattaforma Google… un’altro mondo rispetto a NoBlog). L’ho chiuso per alcuni motivi… Ma questa è un’altra storia, forse ne parlerò in un’altro post.

In questo post voglio parlare di un’abitudine che sto prendendo in questo periodo.

Avete presente i film nuovi? Quelli di cui fanno le pubblicità al cinema. Dal $day al cinema.

In genere non mi va di aspettare.

Quindi ho cominciato a scaricarli da internet prima che vengano pubblicati in Italia, in lingua inglese, e guardarmeli.

Oltretutto, visto che sto studiando per la certificazione FCE… è tutto allenamento.

Però allenamento apparte (che mi fa solo sembrare secchione)… È bello. Cioè: per fortuna un po’ con l’inglese me la cavo e riesco a comprendere un buon 45-50 % di quello che si dice nel film a prima botta, diciamo che riesco a capire quello che basta per comprendere la trama e lo svolgimento del film e anche qualcosina in più. Tuttavia, spero di migliorare aiutandomi anche con questo "esercizio".

 

Comunque, il film che sto guardando stasera è "Yes Man", con Jim Carrey.

È bello e mi sta facendo un po’ riflettere. Io sono come il protagonista…

E ok, la vita non è un film e probabilmente non mi andrà come nel film però… Almeno voglio provarci.

Quindi dirò "yes man" a qualsiasi cosa mi si pari innanzi? Beh non credo, però comincierò a dire molti più si.

 

Perchè quindi non dirò sempre "yes, man"?

Questa ultima, breve riflessione mi fa venire in mente una cosa. Nel film si dice che finchè dici si tutto andrà bene ma quando inizi a dire di no le cose possono mettersi male.

Quindi, idealmente, dovresti dire di si a tutto quanto e sempre.

Nel film però il protagonista è adulto e, cosa non meno importante, è un film.

Nella vita reale mi sono state chieste cose del tipo "facciamo una gara con gli scooter?" oppure "se vuoi ti offro una canna". Questi sono esempi, ma sono successi davvero. Ad ognuno di essi, comunque, ho rifiutato

Per questo ho deciso di non dire "yes, man" a qualsiasi cosa.

Però ho già cominciato: un compagno di classe mi aveva invitato a
mangiare a casa sua martedì così poi insieme ad un terzo compagno
studieremo per il compito in classe.

Inizialmente avevo detto di no, però… Oggi gli ho mandato un sms:

"YES MAN! Martedì ci sono!"

Quindi… Beh, riassumendo:

  • Yes, man!
  • Guardare i film in inglese è quasi più divertente che guardarli in italiano.
  • Yes, man!! (2)

E per adesso… Buonanotte!

Elric

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Emozioni forti

Sarò breve: stamattina sono caduto con lo scooter.

E devo dire, mi è andata bene. Arrivando ad una rotatoria mi sono reso conto di dover rallentare, ho provato a rallentare ma sulla strada bagnata… Bum, scooter a terra. Ho preso anche una bella botta, sono arrivato con la spalla destra (e buona parte del braccio destro) a terra…

 

Ma a parte i danni materiali (sicuramente non trascurabili anche se – anche qui – poteva andarmi molto peggio) in queste occasioni mi viene da pensare a cosa sarebbe successo se non mi fosse andata bene.

 

Probabilmente stamattina una signora a viso basso sarebbe entrata in classe. "Ragazzi, devo darvi una brutta notizia. Il vostro compagno $myname venendo a scuola in scooter ha avuto un incidente stradale e…".

Perchè i punti di sospensione? Diciamo che non voglio dire cosa sarebbe potuto succedere. Potrebbe portare sfiga, non vi pare?

Se ci penso però, se me ne fossi dovuto andare via avrei lasciato:

  • Innanzitutto l’intero portatile con il mio account protetto da password e con le partizioni in chiaro. Devo criptare il prima possibile le mie partizioni.
  • La mia migliore amica, che è la persona che più amo a questo mondo.

Scuola, amici e famiglia? Certo, anche quelli… Però appena ci ho pensato il mio pensiero non è andato a loro, ma principalmente alla mia migliore amica.


Cosa mi sta lasciando quest’esperienza?

  • Un po’ di graffi allo scooter
  • Un po’ di graffi al giubbotto (al giubbotto di pelle, cazzo)
  • La lezione… Sul bagnato bisogna andare piano…
  • La lezione… Comincia a frenare molto, molto prima di dove dovresti fermarti quando la strada è bagnata…
  • La vità è così. Oggi ci sei, domani non ci sei più.

Proprio sull’ultimo punto, mi verrebbe da vivere come se fosse sempre l’ultimo giorno.

Se ne sente parlare spesso però. Ma cosa vorrà mai dire "vivere come se fosse l’ultimo giorno".

Se non ci fosse un domani, non mi preoccuperei delle conseguenze di quello che faccio. Ma questo non ha senso, è abbastanza stupido.

Per ora mi fermo qui, continuo dopo cena.

 

Elric

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Ricomincio da qui

My name is Elric and I Bear the black sword…
Così recitava la canzone dei Domine.
Ho portato avanti un blog altrove per parecchio tempo, ora voglio ricominciare da qui.
My name is Elric. Io sono Elric.
 
Questo è il mio angolo di web.
 
Cosa ci sarà in questo blog?
Un po’ di cose. Informatica, opninioni…
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